Vuelta a España 2024, per Pogačar e Vingegaard è no; Roglič deve recuperare, gli organizzatori sperano in Evenepoel – Almeida, Kuss, Landa, Skjelmose e A. Yates le certezze
A poco più di tre settimane dalla partenza, la Vuelta a España 2024 non ha un campo partenti granché definito. Il terzo Grande Giro della stagione rappresenta un appuntamento importante, ma in questa annata cade in una parte di calendario abbastanza intricata, fra Giochi Olimpici di Parigi 2024 e Mondiali di Zurigo 2024. Per quel che riguarda i grandissimi nomi del panorama, dopo le voci dei giorni scorsi, sono arrivati due no pesanti, quelli di Tadej Pogačar e Jonas Vingegaard.
Per quanto riguarda lo sloveno, che avrebbe la possibilità di firmare una storica tripletta, dopo aver vinto Giro e Tour, l’ormai celebre “1 per cento” di possibilità di presenza è stata cancellato dalla sua squadra, la UAE Team Emirates, che vuole “preservare” il corridore. Per quel che concerne Vingegaard, è stato invece lo stesso corridore a dichiarare che la Vuelta non è nel suo programma a breve scadenza.
Si aprirebbero quindi spazi importanti per Primož Roglič (Red Bull-Bora-hansgrohe), costretto a mandar giù l’amaro boccone del ritiro dal Tour de France 2024. Lo sloveno viene dato per certo dagli organizzatori della corsa spagnola, ma al momento rimane ancora qualche dubbio, più che altro per via delle sue condizioni in seguito alla caduta patita durante la Grande Boucle. La squadra tedesca potrebbe far conto anche su Aleksandr Vlasov, ma anche in questo caso ci sono da attendere gli sviluppi del recupero del russo, anche lui caduto malamente al Tour.
E Remco Evenepoel? Il belga della Soudal-QuickStep per ora non ha fatto menzione della Vuelta nei suoi programmi stagionali, ma Javier Guillén, direttore della corsa spagnola, ha dichiarato a TeleDeporte di “stare aspettando notizie” dal corridore che la gara spagnola l’ha già vinta nel 2022. In chiave vincitori passati, è invece sicura la presenza di Sepp Kuss, che si è imposto nell’ultima edizione passata. La Visma|Lease a Bike punterà sullo statunitense e sul belga Cian Uijtdebroeks per andare a cogliere un risultato che potrebbe pesare parecchio nell’economia della stagione.
Lo stesso risultato lo vuole però la UAE, che così ricalcherebbe quanto fatto proprio dai “rivali” nel 2023, ovvero vincere tutti e tre i Grandi Giri della stagione. Non ci sarà Pogačar, ma in strada ci saranno corridori del calibro di João Almeida e Adam Yates, che hanno la grande possibilità di cogliere un grande risultato, per se stessi e per la squadra. Aleggiano invece dubbi intorno alla presenza di Juan Ayuso, per il quale la Vuelta era, almeno a inizio stagione, il grande obiettivo dell’anno.
Altri pretendenti, almeno, al podio? Enric Mas sarà una volta di più la speranza della Movistar, che porterà anche Nairo Quintana, mentre la Ef Education-EasyPost dovrebbe schierare un Richard Carapaz uscito molto rinfrancato dal Tour de France. Per quel che riguarda casa Ineos, ci sono molti dubbi di “formazione”: dovrebbero comunque esserci Egan Bernal e Carlos Rodríguez, oltre a Laurens de Plus. Chi partirà con i gradi di capitano sarà Mikel Landa (Soudal-QuickStep), così come Mattias Skjelmose, che sarà il riferimento di classifica della Lidl-Trek e che ha messo la Vuelta nei suoi piani fin dallo scorso inverno.
Per quel che riguarda gli italiani dovrebbero tornare in azione due protagonisti del Giro 2024, ovvero Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) e Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan). Da definire, almeno per il momento, la presenza di Giulio Ciccone (Lidl-Trek).
C’è poi la probabilità che la Vuelta abbia un campo partenti molto rilevante per quel che riguarda i cacciatori di tappe. Possibile la presenza di Wout van Aert (Visma|Lease a Bike), Mads Pedersen (Lidl-Trek) e anche di Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck), stando almeno alle recenti dichiarazioni dello stesso campione del mondo in carica.
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